COMUNICATO STAMPA
TORTURA E VIOLENZA CONTRO LE DONNE: DAI RECENTI SVILUPPI GIUDIZIARI SPERANZA PERCHÈ FUNZIONARI DELLO STATO SIANO CHIAMATI A RISPONDERE
Il presidente di Amnesty International Italia, Antonio Marchesi, a proposito degli sviluppi nel processo legato all’inchiesta-bis sulla morte di Stefano Cucchi e della condanna in primo grado di un carabiniere per violenza sessuale a Firenze e del rinvio a giudizio di un suo collega, ha commentato:
“La cronaca giudiziaria di questi giorni ci dice due cose. Da una parte conferma, ancora una volta, che quando la violenza è di stato ottenere verità e giustizia può essere un’impresa lunga e difficile. E che solo grazie alla perseveranza delle famiglie, a volte dopo anni di sofferente attesa, viene scalfito il muro dell’omertà.
“Dall’altra, ci fa vedere come vi siano servitori dello stato che, contribuendo ad avvicinarsi alla verità o punendo chi si rende responsabile di un crimine grave come la violenza sessuale permettono di sperare che la cultura dell’impunità, che dei diritti umani è la negazione, non sia invincibile”.
“Alle istituzioni italiane ricordiamo che esse hanno la responsabilità di collaborare sempre, con la massima trasparenza e con mezzi adeguati, in casi di violazioni dei diritti umani che chiamino in causa funzionari dello stato”.
FINE DEL COMUNICATO
Roma, 12 ottobre 2018