16.02.2023 >
“Le misure contenute nel provvedimento hanno l’evidente obiettivo di ostacolare le attività di soccorso delle Ong nel Mediterraneo centrale. Fanno parte del tentativo di assicurare che il maggior numero possibile di persone sia intercettato dai guardiacoste libici e riportato in Libia a subire detenzioni arbitrarie e torture.
La nuova legislazione, insieme alla prassi dei ‘porti lontani’, che richiede alle Ong di sbarcare le persone soccorse in luoghi assai distanti dalle zone dove svolgono le attività di ricerca e soccorso in mare, rischia di provocare molte altre morti in mare. Causerà inevitabilmente maggiore sofferenza alle persone sopravvissute ai naufragi e produrrà l’ulteriore criminalizzazione delle legittime azioni di coloro che difendono i diritti umani”.
Matteo de Bellis
Ricercatore di Amnesty International sull’immigrazione
