21.10.2022 >
Le conseguenze del Memorandum sulle persone trattenute in Libia tra violenze, sfruttamento, detenzione arbitraria e torture e fare luce sulla gestione dei fondi europei che finanziano la Guardia costiera libica. Sono i principali temi della conferenza stampa, organizzata da 40 organizzazioni, il prossimo mercoledì 26 ottobre a Roma, alle ore 14.30 presso la Sala Cristallo dell’hotel Nazionale in Piazza di Monte Citorio 131, per chiedere all’Italia e all’Europa di riconoscere le proprie responsabilità e non rinnovare gli accordi con la Libia.
Dopo la conferenza stampa, le organizzazioni invitano la società civile a scendere in piazza durante la manifestazione organizzata alle 17,30 in Piazza dell’Esquilino.
100.000 persone respinte in Libia in 5 anni, #NONSONODACCORDO
Se entro il 2 novembre il governo italiano non deciderà per la sua revoca, il Memorandum Italia–Libia verrà automaticamente rinnovato per altri 3 anni. Si tratta di un accordo che da ormai 5 anni ha conseguenze drammatiche sulla vita di migliaia di donne, uomini e bambini migranti e rifugiati. Dal 2017 ad ottobre 2022 quasi 100.000 persone sono state intercettate in mare dalla guardia costiera libica e riportate forzatamente in Libia, un paese che non può essere considerato sicuro. Le organizzazioni chiedono al governo italiano di riconoscere le proprie responsabilità e di non rinnovare gli accordi con la Libia.
Programma della giornata, mercoledì 26 ottobre 2022:
14,30: Conferenza stampa | Sala Cristallo, Hotel Nazionale – Piazza di Monte Citorio 131, Roma. QUI il programma completo dell’evento. L’ingresso è libero al pubblico*.
17,30: Manifestazione in piazza | Piazza dell’Esquilino, Roma
*Per accrediti per la conferenza stampa scrivere a: ufficio.stampa@rome.msf.org
Le organizzazioni firmatarie:
A Buon Diritto, ACAT Italia, ACLI, ActionAid, Agenzia Habeshia, Alarm Phone, Amnesty International Italia, AOI, ARCI, ASGI, Centro Astalli, CGIL, CIES, CINI, CNCA, Comitato Verità e Giustizia per i Nuovi Desaparecidos, Comunità Papa Giovanni XXIII, CoNNGI, FCEI, Focus Casa dei Diritti Sociali, Fondazione Migrantes, Emergency, Euro-Med Rights, Europasilo, Intersos, Mani Rosse Antirazziste, Medici del Mondo Italia, Mediterranea, Medici Senza Frontiere, Movimento Italiani Senza Cittadinanza, OpenArms, Oxfam Italia, Refugees Welcome Italia, ResQ – People Saving People, Save the Children, Sea-Watch, Senza Confine, SIMM, UIL, UNIRE (Unione Nazionale Italiana dei Rifugiati ed Esuli) .

ITALIA-LIBIA: CANCELLARE IL MEMORANDUM D’INTESA
Torture, violenze, estorsioni… questi sono solo alcuni degli orrori di cui le autorità italiane sono complici, da anni, a causa degli accordi stipulati nel 2017 con la Libia.
A causa di questi accordi, migliaia di donne, uomini e bambini che scappavano dalla Libia sono stati intercettati in mare e riportati all’inferno, in campi di detenzione dove stupri e omicidi sono all’ordine del giorno. È il momento di fermare la complicità con chi tortura!