31.01.2023 >
Due anni dopo il colpo di stato del 1° febbraio 2021, l’esercito di Myanmar continua ad arrestare arbitrariamente, torturare e uccidere nella più completa impunità.
La situazione dei diritti umani è intollerabile. La popolazione soffre ogni giorno e non c’è tempo da perdere.
Le richieste di agire fatte da molti governi non sono ancora bastate a fermare le gravi violazioni dei diritti umani commesse dall’esercito. La comunità internazionale non può lasciar passare altro tempo, deve assumere iniziative concrete per fermare le atrocità dei militari.
Ming Yu Hah
Vicedirettrice delle campagne di Amnesty International sull’Asia
