Sudan: crescono le violenze e i crimini di guerra contro i civili

03.08.2023 >

Amnesty International ha diffuso un nuovo rapporto sui crimini di guerra commessi nel conflitto tra le Forze di supporto rapido (Fsr) e le Forze armate sudanesi (Fas), che sta devastando lo stato africano.

Il rapporto documenta massacri di civili a seguito di attacchi deliberati e indiscriminati portati a termine dalle parti in conflitto contro la popolazione civile e denuncia violenze sessuali contro donne e ragazzeattacchi mirati contro strutture civili, quali ospedali e chiese e vasti saccheggi.

Alcune di queste azioni – come gli attacchi contro i civili e quelli contro le strutture civili, lo stupro e altre forme di violenza sessuale e i saccheggi – costituiscono crimini di guerra. Il rapporto riguarda principalmente la capitale Khartoum e il Darfur occidentale.

“Ogni singolo giorno, mentre le Fsr e le Fas combattono per il controllo del territorio, la popolazione civile sudanese soffre orrori inimmaginabili”, ha dichiarato Agnès Callamard, segretaria generale di Amnesty International.

“I civili vengono uccisi all’interno delle loro abitazioni o mentre cercano disperatamente cibo, acqua e medicinali. Finiscono in mezzo al fuoco incrociato quando provano a fuggire e vengono intenzionalmente assassinati in attacchi mirati. Decine di donne e ragazze, alcune di soli 12 anni, sono state stuprate o sottoposte ad altre forme di violenza sessuale. Nessun luogo è sicuro”, ha sottolineato Callamard.

“La violenza dilagante nella regione del Darfur, dove le Fsr e le milizie loro alleate stanno portando morte e distruzione, fa venire in mente la campagna di terra bruciata dei decenni scorsi, in alcuni casi ad opera dei medesimi responsabili”, ha aggiunto Callamard.

“Le Fsr, le Fas e i gruppi armati affiliati alle une e alle altre, devono porre fine agli attacchi contro i civili e garantire percorsi sicuri in uscita per chi cerca salvezza. Occorrono misure urgenti per assicurare giustizia e riparazione per le vittime e le persone sopravvissute”, ha proseguito Callamard.

Dal 15 aprile 2023 le Fas (dirette dal capo del Consiglio supremo del Sudan, il generale Abdel Fattah al-Burhan) e le Fsr (un gruppo paramilitare guidato dal generale Mohamed Hamdan Dagalo, noto come Hemedti) si stanno scontrando per il controllo del Sudan.

Data la dimensione dei combattimenti e l’organizzazione delle due parti, ai sensi delle Convenzioni di Ginevra quello in corso è un conflitto armato non internazionale. Ai combattimenti, dunque, si applicano tanto il diritto internazionale umanitario, il cui scopo è proteggere i civili, quando il diritto internazionale dei diritti umani. Determinate violazioni delle loro norme costituiscono crimini di guerra, dei quali singoli soldati e comandanti possono essere chiamati a rispondere sul piano giudiziario.


Comunicato stampa a cura dell’Ufficio stampa di Amnesty International – Italia. Per approfondimenti e interviste contattare: Tel. 06 4490224 – Cell. 348 6974361Puoi ricevere direttamente tutti i comunicati stampa rilasciati da Amnesty International – Italia. Se sei interessato manda una mail di richiesta a: stampa@amnestypiemontevda.it